Pixlr: l’editor free online di immagini

Pixlr: l’editor free online di immagini

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Se ogni tanto mi diletto nel recensire qualcosa è perchè questo qualcosa lo merita! Oggi parlo di “Pixlr“, un progetto open che riguarda un editor di immagini free (un Photoshop gratuito insomma). Pixlr non è un software ma molto di più, innanzitutto non si installa ma si utilizza via browser, sul web, digitando il seguente url http://pixlr.com/. Vi comparirà un’immagine simile a quella che sto per mostrarvi qui sotto con una serie di release tra cui anche la lingua italiana, cliccateci su e procedete:

Personalmente sono rimasto molto sorpreso da questo programma poichè riesce ad elaborare immagini trattabili con programmi professionali come Photoshop, Gimp o Corel Draw, il tutto via web senza installazione alcuna. Fantastico no?

Appena avviata la lingua italiana cosi come qualsiasi programma professionale vi da la possibilità di:

  • Creare una nuova immagine fornendo in input dimensioni e trasparenza;
  • Aprire un’immagine caricandola da PC;
  • Aprire un’immagine da un URL gia esistente;
  • Aprire un’immagine da una LIBRERIA.

Fin qui nulla di nuovo, mi sembra ovvio che non sarà possibile incontrare in fase di creazione dell’immagine opzioni del calibro della risoluzione, DPI, tutti i tipi di dimensioni (pixel, cm, pollici, ecc…), pixlr non è un programma di editor immagini professionale però si avvicina molto ai vari gia citati in precedenza. E’ chiaro che il suo utilizzo non è mirato al foto-restauro o al ritocco più complesso ma per modificare/creare immagini “al volo” per il web va più che bene.

Iniziare un progetto

  • Supponiamo di aver optato per la creazione di una nuova immagine: abbiamo a disposizione limitate opzioni ma indispensabili per essere autonomi su un progetto web, imposto le dimensioni cosi come ho fatto nell’immagine a sinistra e clicco ok;
  • Pixlr mi ha appena creato un rettangolo bianco di 800×600 pixel;
  • Se vogliamo possiamo anche utilizzare i preset (formati di default) che il programma mette a disposizione: tutti i formati di default da 240×320 a 1024×768 fino ad arrivare agli standard per web come Banner, Leaderboard, Rectangle e le forme e dimensioni più disparate ma frequentemente utilizzate nel web;
  • Come ogni editor che si rispetti ho una serie di opzioni a mia disposizione accompagnate da short-cut (o tasti rapidi), esse sono racchiuse sia nella barra nera in alto che nella casella degli strumenti a sinistra, ma adesso scopriremo meglio tutte le potenzialità e gli strumenti che questo editor offre.

Strumenti a disposizione

Prendere confidenza con gli strumenti di pixlr dovrebbe essere abbastanza intiutivo soprattutto per chi utilizza Photoshop o altri software più o meno simili. Abbiamo creato quindi il nostro foglio di lavoro 800×600 pixel, eccolo qua:

Iniziando dalla barra nera in alto abbiamo a disposizione parecchi strumenti per poter dar vita alla nostra immagine. Possiamo applicare filtri più disparati (menu Filtri), gestire i livelli con maschere e stili (menu Livello) e tanto altro ancora (basta un pò perderci la testa per poterlo capire in pochi passi).

Come ogni editor che si rispetti è possibile giocare con i livelli che possono essere gestiti nella finestra sulla destra. Si parte da un livello bloccato (per sbloccarlo fare doppio click sul lucchetto associato al livello). Esattamente come photoshop è possibile gestire la maschera di livello, applicare degli effetti base cliccando col tasto destro sul livello e scegliendo l’opzione “Layer style”.
Gestire l’opacità dell’oggetto, invece, è semplicissimo. Sempre nella finestra del livello (in alto a destra) è possibile gestirla in percentuali.

Quali estensioni è in grado di leggere pixlr?

Pixlr è in grado di aprire un’infinità di file ed estensioni diverse, partendo dai più comuni jpg, png, gif, bmp, ecc… fino ad arrivare ai più complessi file sorgenti di Photoshop o Illustrator interpretando anche i livelli che automaticamente “rasterizza”. Pixlr è un progetto in continuo sviluppo e miglioramento, una vera e propria valida alternativa ai programmi professionali “chiusi”. “Open” è certamente la via da seguire.